Juventus, Allegri: “Nessun problema con Agnelli. Domani bisogna vincere per poi preparare la partita di martedì”


Tempo di vigilia in casa Juventus. Domani sera allo Stadium arriverà l’Udinese, match valido per la 27esima giornata di campionato. In vista dell’importantissima partita di martedì prossimo contro l’Atletico Madrid, domani sarà fondamentale per i bianconeri dare segnali di netta ripresa. Mister Allegri ha parlato così in sala stampa:
Prima domanda: come si prepara questa partita, quanti devono stare tranquilli?
“Oggi è pieno, il giovedì forse non avete da fare. La partita da fare, a prescindere dai 16 punti, bisogna vincerla: per essere tranquilli mancano sei vittorie. Non so ancora chi ho a disposizione, lo vedrò domattina: Dybala si porta una botta da Madrid e sta molto meglio. Mandzukic aveva un fastidio al ginocchio e sta meglio. Ronaldo è a disposizione. Bonucci e Chiellini saranno a disposizione, ma non giocheranno. Douglas Costa è in netto miglioramento, non per domani, ma per averlo a disposizione martedì. Domani bisogna vincere, come sempre quando si gioca al calcio, anche per preparare al meglio la gara di martedì”.
Aveva detto che avrebbe parlato con Agnelli dopo l’Atletico, è cambiato qualcosa?
“È cambiato tutto, ci siamo visti ieri sera, tavolo per due. Credo che tutte le cose scritte sulle mie dimissioni o su litigi col presidente mi fanno pensare che siamo su Scherzi a parte. O io e lui ci facciamo curare da qualcuno bravo, o qualcosa non torna. Due persone mediamente intelligenti come me e il presidente che dopo cinque anni insieme hanno costruito qualcosa di importante è mai possibile che con 16 punti di vantaggio, dentro gli ottavi di Champions, litighino e l’allenatore dia le dimissioni? Nessuna litigata, ieri a cena abbiamo parlato, mangiato anche bene e deciso che, visto come stanno andando le cose, del rinnovo del contratto ne parleremo a stagione finita, come abbiamo sempre fatto. Spero che ora non scriviate che Allegri ha picchiato il presidente. Cinque anni fa, quando sono arrivato, c’era la paura di non passare il girone. E l’obiettivo della società era portare la Juventus a giocarsi tutti gli anni la possibilità di vincere la Champions. Per arrivare a questo c’è da fare solo una cosa: passare il girone. Poi dagli ottavi in poi nel calcio non c’è niente di scontato, basta aver visto gli ultimi risultati. Vincere è straordinario, continuare a farlo è ancora più difficile. Altrimenti il Real vincerebbe sempre. Però non è così. La Juve ha una base importante, che permetterà di giocarsi ogni anno le proprie possibilità in Champions. Questa è la cosa più importante per una società e un’azienda come la Juventus. Poi la palla può andare dentro o meno, detto questo martedì avremo una bella partita da giocare e le nostre possibilità di passare il turno, in una stagione che sento dire possa diventare fallimentare se non vinciamo la Champions. Io credo che bisogna anzitutto celebrare i due o i tre trofei che la Juve può ancora vincere: uno l’abbiamo vinto, siamo vicini al secondo e sul terzo siamo ancora dentro. Vanno celebrati: ogni vittoria è frutto di lavoro e sacrificio. Non ce la regalano. E quindi tutte le vittorie vanno celebrate”.
Ronaldo è spazientito, domani può giocare?
“È a disposizione e non è che sia spazientito. Col Napoli non abbiamo fatto un buon secondo tempo, abbiamo fatto anche un po’ di difesa in più. Se non ci fosse stata l’incomprensione tra Szczesny e Chiellini non avremmo preso quel gol lì. Abbiamo comunque fatto una partita di difesa, che servono per vincere il campionato contro un Napoli che sta facendo un’ottima stagione. Quando ho detto che se avessimo giocato la settimana dopo non avremmo passato il turno, ora abbiamo buone possibilità: Madrid ci ha lasciato delle scorie. Prima avevamo iniziato a giocare bene, ora questo tempo di 15 giorni ci è stato d’aiuto. Martedì saremo pronti, poi vedremo se saremo anche fortunati”.
Capitolo rinnovo: è implicita la conferma o no?
“I rapporti sono in totale sintonia, sia per oggi che per il futuro. Parlando del futuro, abbiamo deciso di celebrare intanto i trofei e poi sederci a parlare di rinnovo. Non ho mai detto di voler andare via dalla Juventus e credo che non l’abbia detto neanche il presidente. Siamo d’amore e d’accordo”.
Tanto gossip attorno alla squadra.
“Ha fatto bene: in un momento di tristezza, a parte che io non faccio il guardiano, ha dato un brio all’ambiente. Era una cena dove si sono divertiti, tra l’altro non so quando sia stata ma poi abbiamo vinto quindi ha portato anche fortuna. Nessun ritiro, è una squadra responsabile: ci andiamo domattina dopo l’allenamento”.
Ajax, United, Porto: queste rimonte l’aiutano per martedì?
“Io spero che anzitutto i tifosi vengano e si divertano allo stadio domani sera. Col Frosinone sembrava di giocare a porte chiuse: la Juve sta vincendo e abbiamo sempre bisogno dei tifosi. A prescindere dai risultati di ieri e di avant’ieri, siamo pronti per inseguire questa grande impresa. Abbiamo tutte le carte per poterlo fare”.
I rumors sul futuro la infastidiscono?
“Mi scivolano addosso. Che devo fare? Io con la società sono in totale sintonia. Tutte queste voci, per quanto concerne il mio rapporto con la società, sono superflue. Ogni anno a marzo facciamo una cena a marzo col presidente, non per scaramanzia ma per parlare del futuro. Poi è normale che voi facciate il vostro lavoro e in questo momento giustamente la Juventus, che ha 16 punti di vantaggio e deve giocare gli ottavi di Champions, deve cambiare l’allenatore. Questi momenti mi divertono ancora di più, se vincessimo lo scudetto avremmo vinto nove titoli su dieci in Italia, non è poco”.
Troppe critiche?
“Fa parte del gioco. Sono punti di vista: io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, altri mezzo vuoto. Credo che loro abbiano anche problemi a livello di vita, si alzano la mattina e vedono nero. Io invece vedo sempre il sole anche quando non c’è. Dipende dalla propria filosofia di vita. È come uno che si alza la mattina e si vuole punire ogni mattina: pensate che vita fa. Infatti le persone così sono negative e le cose gli vanno male. Ma è giusto così, è giusto che le cose vadano bene a chi sorride e fa le cose con professionalità ma anche con leggera. È questione di carattere, di mentalità: io le capisco, mi fanno anche tenerezza ma non ci posso fare niente”.
Kean dal primo minuto domani? Mandzukic ha risolto il suo problema?
“Mandzukic stamattina si è allenato a parte, come Dybala: domani vedremo. Kean domani ha molte probabilità di giocare, diciamo al 99% perché da qui a domani non si sa mai. Però ha molte probabilità di giocare. Portiere? Gioca Szczesny. Ronaldo? Va in panchina, a disposizione”.
Barzagli?
“È fresco come una rosa. E poi i vecchi cavalli, quando devono rientrare, non hanno bisogno delle corse di rientro: corrono, e corrono molto bene”.