Reggio Calabria, Falcomatà invita Striscia la Notizia a far chiarezza sul servizio mandato in onda


Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, chiarisce la situazione in merito al servizio mandato in onda da Striscia la Notizia qualche giorno fa.


Guardo Striscia fin da piccolo, tuttavia da quando sono Sindaco lo guardo sempre col timore che possa comparire la scritta “Reggio Calabria” su un servizio perché i problemi sono tanti, tantissimi lo so.
Ieri, però, è andato in onda un servizio errato relativo alle condizioni dell’attuale sede del Tribunale e sulla situazione dei lavori per la costruzione del nuovo Palazzo di Giustizia in cui alla fine la colpa indovinate di chi è…sempre del Sindaco.

Rispetto al servizio vi dico, invece, quello che avrei risposto se solo me lo avessero chiesto. E cioè che:


FALDONI il problema dei faldoni non è del Comune (neanche i faldoni del video sono del Comune in effetti).
A dicembre abbiamo sottoscritto un accordo di collaborazione con Regione e Procura al fine di migliorare la funzionalità complessiva degli Uffici del CEDIR. In base a questo protocollo il Comune cede proprio alla Procura, in comodato d’uso gratuito, i locali dell’ex bar da destinare anche ad uso archivio.
Vi dico anche che il nostro Comune ha 33 milioni di euro di crediti dal Ministero della Giustizia per i quali abbiamo fatto causa e sapete benissimo quanto avremmo necessità di averli in cassa, magari Strisicia potrebbe aiutarci a recuperarli.

PALAZZO DI GIUSTIZIAQuanto al nuovo Palazzo di Giustizia, giova ricordare il perché si attende il completamento da oltre 20 anni, ossia dalla sindacatura di mio padre (vi ringrazio per averlo ricordato nel servizio e proprio per questo sarei Tafazzi se non volessi inaugurarlo).
Questo la signora in giallo col bassotto non lo ha spiegato, preferendo un banale “amici è tutto fermo”. Avrebbe però dovuto ricordare come nel corso di due decenni si siano succedute azioni amministrative dalla dubbia trasparenza, fallimenti di ditte, operai incatenati, contenziosi, che solo grazie a noi è stato possibile risolvere nel 2016 grazie a un accordo transattivo con la ditta Bentini spa di 6,3 milioni di euro a fronte di una richiesta iniziale di circa 38 milioni di euro (altra bella eredità che abbiamo avuto sul groppone…). Solo così, chiusa la controversia giudiziaria, è stato possibile procedere con il nuovo appalto, rispettando finalmente principi di legalità e trasparenza per troppi anni accantonati. Ovviamente il mio compito è quello di riavviare le gare e fare partire i cantieri, non sono Frate Indovino che prevede il futuro. E infatti oggi alla ditta è stata comunicata la rescissione in danno del contratto in quanto essa stessa, pur diffidata a dare inizio a lavori, non ha ottemperato.
Questo ci consentirà di riavviare l’iter per la ripresa dei lavori.

PARCHEGGIOInfine un chiarimento sui lavori per il parcheggio limitrofo: grazie a un proficuo incontro fra Comune e ditta incaricata dei lavori, già nei prossimi giorni i lavori riprenderanno e proseguiranno regolarmente atteso che non sono fondi comunali ma fondi CIPE.Le immagini aeree mandate in onda da Striscia sono molto belle: se le avessero chieste, le avremmo concesse volentieri, considerato che sono state girate dai tecnici del Comune…
P.s.: a proposito di madri e nonne (nel video si dice che il Palazzo di giustizia sta passando da madre a nonna di tutte le incompiute)… non ce ne voglia la signora in giallo e neppure il bassotto ma questo servizio è proprio la zia di tutte le parziali informazioni.

Invito quindi la signora e il bassotto a tornare, fornirò tutte le informazioni utili e magari potremo inaugurare insieme una delle aree animal friendly in corso di realizzazione.

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