Il Napoli si ferma contro un Genoa in inferiorità numerica: a Mertens risponde Lazovic


Una sconfitta da riscattare e una gara chiave da preparare. È il biglietto da visita col quale il Napoli si presenta al San Paolo contro il Genoa, squadra che dal campionato non ha quasi più nulla da chiedere. I Grifoni però non sono arrivati all’ombra del Vesuvio per una passerella, anzi. Dopo un avvio sprint degli azzurri che creano qualche grattacapo alla difesa rossoblu sin dai primi minuti con Fabian e Milik, la squadra genovese alza il ritmo e si affaccia verso la porta difesa quest’oggi da Karnezis. L’occasione ghiotta matura quando Fabian perde una palla sanguinosa in favore di Kouame che serve in verticale Pandev, ma l’ex della gara non è freddo a tu per tu col portiere, lasciando quindi sfumare un’ottima chance. È lo stesso macedone a dimostrarsi vera spina nel fianco quando sfiora nuovamente il vantaggio con un tiro mancino spentosi sul fondo di un soffio, ma crea ancora difficoltà alla difesa azzurra quando lascia partire un tiro a giro su cui il portiere partenopeo è costretto ad allungarsi e spedire in corner. L’episodio che potrebbe tracciare il destino della gara è l’espulsione di Sturaro intorno alla mezz’ora di gioco: l’ex Juventus interviene duramente su Allan, lasciato a terra dolorante e Pasqua opta per il cartellino rosso. Pochi minuti e il Napoli trova il vantaggio: Zielinski scambia con Mertens che dal limite dell’area fulmina Radu con un tiro a giro al 34′. Il Genoa non sta però a guardare e flirta col pareggio in occasione del palo colpito da Gunter sugli sviluppi di corner. È il preludio all’1-1, giunto in pieno recupero con il tiro al volo di Lazovic, bravo ad incrociare. Poco prima i partenopei hanno sciupato la chance del raddoppio quando Mertens si libera di un avversario con un delizioso stop, servendo poi Callejon sulla destra, ma il suo tiro incrociato trova la provvidenziale deviazione di Radu. Nella ripresa gli azzurri vogliono archiviare presto la pratica Genoa. Zielinski è il primo a tentarci con un tiro di controbalzo che non trova però lo specchio della porta e successivamente sale in cattedra l’altro polacco, Milik, con un non potente ma insidioso colpo di testa dove Radu blocca in due tempi. L’ingresso di Insigne in campo per Allan coincide con un cambio di modulo scelto da Ancelotti: si passa al 4-2-3-1 con Mertens ad agire da numero 10 e Callejon e il numero 24 ai lati. Il Genoa torna a farsi vedere in avanti con l’importante tentativo di Kouame in spaccata ma Karnezis c’è ed evita il peggio. Altro brivido arriva con il tiro di prima intenzione di Rolon che però non trova l’angolo. Nel finale il Napoli si spinge in avanti, ma Radu indossa il mantello da supereroe e salva i suoi sull’occasione capitata a Koulibaly, bravo a sradicare di forza la palla ad un avversario e sparare verso la porta ma il romeno di piede manda in angolo. Ancora un intervento del portiere è provvidenziale per evitare ai partenopei di riportarsi in vantaggio sul tiro a giro di Mertens, deviato da un tocco di un suo compagno. Termina in pareggio la gara del San Paolo. Il Napoli non riesce ad accaparrarsi l’intero bottino, dividendo la posta in gioco col Genoa. Basterà un pareggio alla Juventus nel prossimo turno contro la Spal per laurearsi campione d’Italia per l’ottava volta consecutiva. Tutte le forze azzurre saranno ora da riservare per la difficile trasferta di Londra contro l’Arsenal.
TABELLINO:

NAPOLI (4-4-2): Karnezis; Hysaj (88′ Ounas), Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam (77′ Mario Rui); Callejon, Allan (67′ Insigne), Ruiz, Zielinski; Mertens, Milik. A disp: Meret, Ospina, Luperto, Malcuit, Younes. All.: Carlo Ancelotti
GENOA (3-5-2): Radu; Biraschi, Gunter, Criscito; Pereira, Sturaro, Veloso (77′ Radovanovic), Lazovic, Bessa (82′ Pezzella); Kouamé, Pandev (62′ Rolon). A disp: Marchetti, Jandrei, Njie, Mazzitelli, Lerager, Lapadula, Sanabria, Favilli. All.: Cesare Prandelli
ARBITRO: Fabrizio Pasqua (Tivoli)
MARCATORI: 34′ Mertens (N), 45′ + 3 Lazovic (G)
AMMONITI: Allan, Hysaj (N)
ESPULSI: al 28′ Sturaro (G)

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