Juventus, Allegri: “Con l’Inter sempre grandi sfide. Futuro?A breve parlerò con Agnelli”


Domani sera a San Siro andrà in scena il derby D’Italia tra Inter e Juventus. Una partita sempre affascinante ma importante solo per i nerazzurri, i quali dovranno mantenere la posizione valida per la Champions League. In casa Juve, dopo i sobri festeggiamenti per l’ottavo scudetto consecutivo, mister Allegri ha parlato in conferenza stampa:

Dopo le polemiche di Ferrara si sente sotto osservazione in queste ultime partite? “Assolutamente no. Anche con la Spal abbiamo fatto bene. Domani è sempre Inter-Juve, non è che dobbiamo andare in giro a fare figuracce. Restano delle partite da giocare in cui ci sono comunque tanti stimoli”. Quali presupposti ci sono per programmare insieme il futuro con Agnelli? “Ci spingeranno a programmare obiettivi nuovi a livello di crescita da parte di tutti, per essere competitivi come tutti gli anni. Ecco perchè bisogna mettersi lì ad analizzare cosa non è andato bene. Le stagioni vanno analizzate bene per programmare il futuro”. Ci sono già giocatori che non rientrano più nei piani futuri? “Ancora è presto. La cosa importante è essere lucidi. La cosa importante è vedere i risultati che farò il prossimo anno”. Chi gioca domani? “Bentancur non c’è perchè ha avuto un problema muscolare. Chiellini sta bene e gioca. Gli altri vedremo, se gioca Kean dall’inizio, Bernardeschi sarà il cambio. Oppure viceversa”. Che effetto le farà incontrare Marotta da avversario?“Con lui sono stati anni bellissimi. Con lui, Paratici, il presidente e Nedved abbiamo fatto un ottimo lavoro per la crescita della società. Siamo professionisti, ogni tanto le strade si possono dividere, ma non toglie quello che di buono si è fatto”. Vi siete dati una data per l’incontro? “Dopo la gara con la Fiorentina ci sono stati dei giorni di festa. Quando la società vorrà parleremo. Di solito abbiamo parlato anche a giugno, quest’anno siamo in anticipo”. Quali sono gli esperimenti che hai in mente? “Mi incuriosisce Bernardeschi mezz’ala, per capire se ha anche la tenuta mentale per farlo. L’altro è Cancelo, vediamo un po’. Poi il resto, Emre Can da terzo centrale ha già giocato ed è una soluzione per ora e per il futuro, poi Cuadrado mezz’ala. Queste sono le cose, non servono tanti esperimenti, voglio capire se i giocatori lavorano bene in quella posizione”. Icardi ha sempre fatto gol contro la Juventus, se dovesse vederlo in panchina sarebbe sollevato? “E’ un giocatore straordinario, alla Juventus ha sempre fatto gol. Se ci sarà dovremo fare attenzione a non farglielo fare. Se non ci sarà, non potrà farlo (sorride, ndr)”. In questi dieci giorni ha pensato a una motivazione principale per cui è andata male in Champions? “E’ una competizione tanto bella quanto bastarda. Perchè magari arrivi nel momento decisivo non nelle migliori condizioni, e quindi paghi. Fino a gennaio abbiamo fatto bene, poi è stato tutto un rincorrere. Già con l’Atletico Madrid avevamo fatto qualcosa di straordinario. Dopo abbiamo avuto altri infortuni. Ecco perchè dico che all’apparenza è stata un’annata facile, ma se non spingevamo sull’acceleratore sarebbe stato difficile. La Juventus negli ultimi cinque si è stabilizzata nelle prime otto in Europa, quindi ha un progetto ancora lungo da fare. Ci sono società che hanno aspettato dieci per vincere la Champions. Io parlo del mio lavoro, non possiamo pensare di buttare tutto il lavoro fatto in questi anni. Bisogna continuare a lavorare, capire dove abbiamo sbagliato e avere un pizzico di fortuna in più. Quest’anno per la prima volta in cinque anni siamo arrivati male alla Champions”. Una valutazione sulla stagione di Douglas Costa? “Ha giocato le prime cinque partite, poi è sparito. E’ un giocatore importante ma per lui è stata una stagione particolare. L’ho visto poco, non so neanche se è biondo o moro”. Ci saranno delle condizione che metterà per programmare il futuro? “Ci sarà un confronto. Bisognerà essere lucidi nelle valutazioni e distaccati da quello che è successo. Perchè l’anno prossimo quando si riparte si azzera tutto, quindi bisognerà correre, allenarsi e vincere. Quello che è stato fatto rimane, il resto sono chiacchiere”.