Reggio Calabria e la ruota panoramica delle polemiche: tra Ivan ed il piccolo Lorenzo ci pensa Luca Gallo a placare le acque


Ha fatto il giro del web la storia del piccolo Lorenzo, bambino affetto da una grave malattia che ha visto svanire il sogno di fare un giro sulla ruota panoramica sita sul lungomare di Reggio Calabria.

La vicenda, secondo la versione raccontata dai parenti del piccolo, sarebbe accaduta il giorno di Pasqua, quando l’attrazione è stata presa di mira da tantissimi turisti e cittadini, trepidanti dal salirci. I genitori di Lorenzo avrebbero chiesto cortesemente di poter far passare avanti il bambino, evitando così la numerosa fila. Il giostraio avrebbe risposto che la priorità è solo per i disabili in carrozzina. Delusi dal gesto dell’uomo, i parenti avrebbero scritto un post su Facebook, subito diventato virale:

“Sono Alessandro e pomeriggio con mia moglie e i tre figli, il più piccolo di 6 anni ha un tumore da 5 anni , passeggiamo sul chilometro più bello d’Italia e pensiamo di fare un giro sulla ruota panoramica. Vado in biglietteria con Lorenzoche sul viso ha la sua mascherina bianca e chiedo 5 biglietti facendo notare il volto di Lorenzo senza farmi accorgere dal piccolo. La bigliettaia mi dice: 25 euro, cioè 5 biglietti interi, senza alcuna riduzione. Sono disponibile a pagare, per fare contenti tutti ma chiedo la precedenza per Lorenzo, visto che lui è stanco e c’è la fila di circa 20 minuti, la pedana è disponibile. Mi viene risposto che la priorità è solamente per le sedie a rotelle. Ritiro allora i soldi e vado via, disgustato del solito modo di fare prepotente di alcuni esercenti. Eppure volevamo solamente vedere Reggio da (un altro punto di vista)”.

D’altro canto, Ivan Montenero, proprietario dell’attrazione, avrebbe raccontato la sua versione dei fatti:

A me dispiace che la situazione sia stata così strumentalizzata dai giornali, tutti hanno ascoltato la storia di Lorenzo ma nessuno ha chiesto la mia versione. Quel giorno c’era una fila immensa e Lorenzo insieme alla sua famiglia mi hanno chiesto di poterlo far passare avanti. Io non ho detto ciò che è stato riportato dal post scritto bensì ho affermato che il bambino poteva salire con un solo accompagnatore, non con tutta la famiglia dietro. Noi abbiamo una cabina speciale per i ragazzi che hanno disabilità, infatti spesso resta chiusa. Su quella cabina c’è posto per una sedia rotelle e per un solo accompagnatore. Noi abbiamo scelto Reggio Calabria come città perchè ci siamo innamorati subito del posto. Oggi sono un po rammaricato da quello che ho letto sui vari giornali e mi dispiace che sia andata così. Ho chiesto a Lorenzo di tornare quando voleva per fare un giro sulla ruota e mi è stato risposto che non voleva piu’ salirci”.

Una situazione che ha immediatamente creato due fazioni in città, chi appoggia Ivan e chi supporta Lorenzo. Una storia che sarebbe potuta finire sul nascere se non si fossero create polemiche su polemiche e storie strumentalizzate da terze persone.

A placare le acque sono state le società sportive reggine che hanno invitato Lorenzo a partecipare a varie iniziative. In primis Luca Gallo, presidente della Reggina, il quale ha promesso una maglia tutta amaranto al bambino. Un gesto che va oltre qualsiasi significato, un gesto banale ma che per Lorenzo significherà tanto. Un gesto che riempirà il cuore di un piccolo bambino speciale.

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