Spalletti: “Gasperini la sa lunga, l’Atalanta con la sua ferocia mette in difficoltà chiunque”


Finito da poco il turno infrasettimanale, torna in campo oggi la Serie A, in attesa della sfida Champions tra Inter e Atalanta che andranno in scena a San Siro domani alle 18, torna a parlare Luciano Spalletti, queste le sue parole a Inter TV: “Contro il Genoa volevamo fare una gara differente e ci siamo riusciti. Atalanta? E’ una delle squadre forti in Serie A e non per caso. Stabilmente gioca per le zone alte, è stata apprezzata anche a livello europeo e anche per loro iniziano d’ora in avanti le complicazioni delle attese. Hanno imposto a tutti la voglia di andarli a vedere allo stadio. Gasperini ha trasmesso una mentalità ben chiara. Assenze? Abbiamo le forze che servono per affrontare una gara massiccia sotto l’aspetto del risultato per affrontare queste squadre che lottano per la Champions. Dobbiamo essere pronti sia fisicamente sia mentalmente. San Siro? Fondamentale. L’Inter è di chi le vuole bene. E loro si aspettano un altro grande risultato. Faremo tutto il possibile per vincere”. Poco dopo inizia la consueta conferenza stampa, il primo argomento è proprio l’importanza della gara di domani: “Sì, è una gara massiccia per l’importanza di classifica, contro una concorrente diretta che gioca stabilmente per l’alta classifica. Affrontiamo una squadra fisica, bella non per caso. In questi ultimi anni ha mantenuto un’identità di gioco, con Gasperini ha giocato grandi partite e certo hanno smesso di essere solo una rivelazione, anche in ambito europeo. Hanno tutte le carte in regola per ambire alla Champions”. Su Gasperini: “Lui è un tecnico che la sa lunga, ce lo ha fatto vedere anche a noi a Bergamo. Sa stare in quella posizione, sviluppare al meglio la sua professione. Capita a tutti di non riuscire a esibire talvolta tutto il massimo delle potenzialità a disposizione”. Sull’Atalanta: “Ha personalità questa squadra, sono tutti tosti dal punto di vista della forza. Persino Gasperini e Gomez sembrano grossi quando ci giochi contro. Riescono a metterla sul duello individuale. Sono convinti di vincere il duello personale, sanno cosa fare in campo, scalano e costruiscono dal basso, vengono a proporre calcio in verticale, cambiando con facilità lato grazie ai quinti offensivi: uno va a crossare, l’altro chiude sul secondo palo. Sulle palle inattive sono una delle squadre più pericolose. Dovremo essere svegli per quelle due orette”. Sull’assenza di Zapata: “Anche noi abbiamo fuori Lautaro. Hanno però anche Barrow che era diventato a un certo punto un obiettivo di mercato. Secondo me però gioca Gomez davanti. Gasperini non si è ancora espresso e perciò non ho preparato la contro-mossa”. Sui tifosi divisi dal caso Icardi: “Mi aspetto che ci sia una volontà di aiutare la squadra, il gruppo e i colori per fare risultato contro un avversario che necessita di tutta la nostra forza”. Sul futuro dello stadio: “Non ho i mezzi per giudicare, non posso mettere il dito su questioni che non mi competono. Lo stadio, in ogni caso, deve essere di livello per questi club, laddove la partecipazione è tanta”. Le differenze dalla partita d’andata: “Quello che succede in ogni match ti fa crescere. L’Atalanta ha fatto vedere che con la sua ferocia può mettere in difficoltà chiunque. Certe cose le mettiamo da parte, altre ce le portiamo dietro. Tutte queste prese di posizione hanno fatto sì che in futuro si vedessero meno comportamenti non proprio perfetti. Bisogna essere disposti a vincere dando tutto. Alcuni vogliono farlo, senza mettere in campo ogni risorsa”. Su Martinez e de Vrij: “Ci sono dei passaggi che vanno fatti quando sei in equilibrio. E’ una situazione nella quale si è in una via di mezzo. Serve ancora qualche allenamento per capire, ma per domani è difficile per entrambi”.