Archiviata la sconfitta con la Lazio, torna a parlare Luciano Spalletti, dopo il polverone sollevato nell’ultimo post-partita, presentando in conferenza stampa la delicata trasferta di Genova. Il primo tema affrontato è proprio sui rossoblù, in particolare se è un’occasione per ripartire subito dopo il passo falso: “Tutte le partite sono occasioni importanti ormai, con la nostra sconfitta la classifica si è accorciata e adesso bisogna fare risultati. Dobbiamo fare bene perché il Genoa è ben allenato, nelle ultime gare al di là del risultato ha sempre fatto bene. Prandelli sta mostrando tutte le qualità sue e della sua rosa“. Su Icardi: “Mauro è convocato. Il lavoro svolto da Marotta è stato un lavoro determinante. Chi dice il contrario vuole dare una lettura distorta delle cose. Ha portato le parti in causa a fare un confronto reale e non virtuale. Se la mediazione è servita per dettare condizioni allora diventa tutto complicato perché dietro c’è un allenatore, uno spogliatoio, una tifoseria. Per l’Inter bisogna sudare, essere dentro la squadra. La maglia di Icardi, appesa da sola non vale niente. E’ accanto a quella dei suoi compagni che acquista valore. E’ una storia da cui ne usciamo tutti sconfitti, non c’è un vincitore, casomai è un punto fermo da cui ripartire. La nostra squadra è stata chiamata sotto la curva, i nostri incredibili tifosi sono al nostro fianco per raggiungere il nostro obiettivo. Ripartiamo dal terzo posto con tutti il nostro potenziale a disposizione per qualificarci in Champions. E’ chiaro che ci saranno difficoltà, ma se siamo tutti uniti, avvolti dentro undici maglie, tutto diventa possibile. Icardi non è in grado di aiutare la squadra, ma può trascinarla. Solo da dentro può farlo”. Sulla tifoseria che si è schierata contro l’argentino: “La nostra tifoseria sa valutare e prendere giuste posizioni. Non è con i social che si mandano i messaggi. Icardi si è allenato bene, si è preso le randellate dai compagni di squadra, ha mostrato ancora una volta cosa sa fare in area di rigore. Lui pensa adesso nel modo giusto, credere che tutto dipenda te non porta da nessuna parte. Bisogna solo fare il bene dell’Inter. In ogni momento, noi pagati da questa società, dobbiamo stare dalla parte dell’Inter fino a che rimarremo qui”. Questione risolta per tutti? “C’è bisogno di allenarsi, sudare, guardare alla bellezza del calcio giocato. Parlare attraverso intermediari non serve perché altrimenti si perde credibilità. Ora, ripeto, Icardi vuole esserci e dare una mano alla squadra. I tifosi sapranno dare una lettura ai suoi messaggi. Così Mauro potrà tornare a essere il giocatore fantastico che è, per qualsiasi squadra, figuriamoci per l’Inter”. Reintegro graduale? “Domani Icardi gioca titolare. Ha avuto la reazione giusta, nervosa, fondamentale. Poi nella valutazione del tempo, siccome ci manca l’attaccante d’area lui gioca. Vedremo se sarà il caso di toglierlo, ma ha fatto vedere che la sua condizione mentale è tale da poter arrivare anche fino in fondo alla partita. Ha lavorato in maniera perfetta e sarà dentro ai cori del gruppo come lo era prima. Dobbiamo sfruttare il grande lavoro di Marotta per aver rimesso a disposizione un calciatore fondamentale”.