Festa del Primo maggio: gita fuori porta per 1 italiano su 4


Più di un italiano su quattro (25%) ha scelto di fare una gita fuori porta, anche con il classico picnic nel verde nel rispetto della tradizione al mare, in montagna, in campagna o comunque nel verde, fuori e dentro le città, nonostante il tempo incerto. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixè sul modo più popolare per vivere la storica ricorrenza della Festa del lavoro che vede quest’anno la novità delle iniziative proposte durante la giornata dagli agricoltori di Campagna Amica con picnic personalizzati, da Roma ai Giardini Pensili dell’Auditorium Parco della Musica e al mercato di via San Teodoro 74 fino a Milano nel mercato di via Friuli 10.Sono peraltro ben 5 milioni gli italiani che – sottolinea la Coldiretti – non si sono accontentati della gita fuori porta ma hanno colto l’occasione per fare una vera e propria vacanza mentre circa 4 milioni hanno deciso di partecipare a manifestazioni, concerti ed eventi tipici del primo maggio. Nella scelta delle mete gli italiani – continua la Coldiretti – si dividono tra quanti preferiscono la spiaggia dove affrontare la prima prova costume della stagione con la riapertura degli stabilimenti balneari e quelli che prediligono invece il relax nel verde, quest’anno particolarmente di “tendenza”, sostenuta da una maggiore sensibilità ambientale che sta portando alla riscoperta della vacanza “a chilometro zero”, spesso con luoghi da raggiungere in giornata, con quasi 900 parchi e aree naturali protette che coprono il 10% del territorio nazionale. La primavera – precisa la Coldiretti – è la stagione privilegiata per stare a contatto con la natura con il risveglio di piante, fiori e il passaggio degli uccelli migratori, ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni e di semina. Non solo relax ma anche gastronomia per la Festa del lavoro. Tra i piatti più gettonati nei picnic si classificano – sottolinea la Coldiretti – lasagne, salumi, formaggi, uova sode e le tradizionali grigliate sul posto a base di carne, pesce ed anche verdure. Ma su tutto vince il tradizionale abbinamento fave e pecorino che è immancabile sulle tavole nel Lazio, ma anche in Umbria, Abruzzo, Marche e Molise. In Liguria si è affermata la variante di fave e salame, mentre in Veneto non possono mancare i vovi (precedentemente bollite con cipolla, malva o ortica per colorarne il guscio) da accompagnare con gli sparasi (asparagi). In Sardegna invece non si rinuncia al tradizionale porceddu allo spiedo mentre in tutto il sud una vera festa all’aperto che si rispetti contempla sempre una buona frittata di maccheroni e una teglia di pasta al forno arricchita con polpettine, salame e mozzarella. In Sicilia invece un bel pic nic prevede sempre il tipico pane cunzato con acciughe, olio sale origano e pomodoro, mentre in Romagna la piadina con il formaggio squacquerone.Cibi semplici e genuini che – continua la Coldiretti – in molti hanno deciso di gustare negli agriturismi dove si contano secondo le prenotazioni di Campagna Amica circa 400mila presenze a tavola per la capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche ma – sottolinea la Coldiretti – anche per l’offerta di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking. Peraltro molte aziende agrituristiche – conclude la Coldiretti – si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica.