Inquinamento del Sarno, flash mob di Legambiente alla foce del fiume

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Castellammare di Stabia. I volontari di Legambiente questa mattina si sono dati appuntamento alla foce del Fiume Sarno, tra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata per un flash mob per denunciare la cattiva depurazione delle acque in Campania e in particolare la situazione del Fiume Sarno che risulta essere uno dei corsi d’acqua più inquinati d’Europa. Una manifestazione per sensibilizzare il tema dell’inquinamento e per sollecitare le autorità a fare di più ma soprattutto a fare meglio. “Secondo gli ultimi dati dell’Arpac- ha commentato Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – relativi alla funzionalità degli impianti di depurazione destinati a servire i 40 comuni del bacino del Sarno ottenuti dai risultati dei controlli di conformità o meno delle acque trattate dagli stessi impianti rispetto ai limiti di legge, hanno evidenziato per il 2018 una complessiva percentuale di non conformità per il 23% dei controlli, dunque poco meno di 1/4 di non conformi. Tale riscontro evidenzia il persistere di significative criticità sulla funzionalità e/o conduzione degli impianti, con la conseguenza che l’inadeguata depurazione delle acque reflue trattate, cui si aggiunge l’ammontare ancora rilevante dei reflui che non passano affatto per i depuratori, va a compromettere la qualità dei corpi idrici recettori, fiume Sarno, torrenti e mare.” Non diversa la situazione complessiva in Campania- denuncia Legambiente- visto che secondo gli ultimi dati resi disponibili dall’Arpac relativi ai controlli svolti nel 2018 sulle acque in uscita dagli impianti di depurazione, confermano la cronica criticità della situazione dal punto di vista della funzionalità e qualità della conduzione degli impianti. Infatti, su base regionale ben il 39% dei controlli è risultato “non conforme”, con punte di non conformità del 63% per gli impianti della provincia di Caserta e a seguire del 53% per quelli della provincia di Benevento, del 49% per la provincia di Salerno, 48% per la provincia di Avellino, e il 26% per la provincia di Napoli. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK