Tangenziale di Napoli ricorre al Tar invocando aumenti del pedaggio più elevati


“Restiamo fortemente interdetti dinanzi all’iniziativa intrapresa da Tangenziale di Napoli dinanzi al giudice amministrativo come riportato dal Corriere del Mezzogiorno. La società che gestisce l’asse viario ha impugnato il decreto interministeriale che le ha riconosciuto un aumento dell’1,82 percento del pedaggio a fronte delle spese per investimenti ammesse alla determinazione dell’incremento sulla base del parametro K. L’aumento è previsto per solo per i bus, gli autocarri e gli auto caravan. Dinanzi alla singolarità di una tangenziale a pagamento, l’unica interna a una città che prevede il pedaggio, ci interroghiamo sull’opportunità di invocare dei rincari ancora maggiori che si traducono, di fatto, in una spesa superiore per gli automobilisti napoletani”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli con quelli comunali del Sole che Ride Stefano Buono e Marco Gaudini. “L’aumento dei pedaggi è connesso ad un altro tema: il canone di sublocazione percepito dall’Anas che è agganciato ai proventi generati dai pedaggi. Questi soldi, provenienti dalle tasche dei napoletani, non restano sul territorio ma vengono impiegati in chissà quale modo. Tenendo conto che l’Anas gestisce degli assi viari sul territorio che presentano forti criticità sul piano della sicurezza e del decoro, basta pensare all’Asse mediano, chiediamo che tali proventi siano usati per la manutenzione e il miglioramento di queste strade. Il Presidente della Tangenziale Pomicino invece di godersi i suoi innumerevoli vitalizi e fare la vita da pensionato d’oro non perde occasione per vessare i napoletani. La tangenziale di Napoli dovrebbe essere gratuita e invece hanno anche il coraggio di chiedere nuovi aumenti di pedaggio”. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK