Europei Under 21, Italia imprecisa e sfortunata: a Bologna passa la Polonia


Dopo la grandissima vittoria in rimonta contro la Spagna nella partita d’esordio dell’Europeo, l’Italia clamorosamente perde 1-0 contro una Polonia davvero mediocre. Una sfida dominata dal prima all’ultimo minuto, sfortuna e poco cinismo sotto porta ha praticamente compromesso il passaggio alle semifinali. Sabato contro il Belgio bisognerà vincere e sperare in un risultato positivo tra Polonia e Spagna. Nel caso in cui le tre formazioni dovessero terminare il girone a 6 punti si userà la classifica avulsa con i seguenti criteri: 1) Risultato scontro diretto; 2) Differenza reti scontro diretto; 3) Gol segnati scontro diretto.
Purtroppo in questi complicati discorsi la nazionale di Di Biagio non doveva proprio immischiarsi. E le statistiche parlano chiaro: 41 tiri totali Italia contro gli 11 della Polonia, possesso palla nettamente superiore per gli azzurrini, ma nel calcio contano i numeretti nel tabellone.
Le migliori occasioni della prima frazione capitano a Chiesa, Pellegrini ma soprattutto capitan Mandragora che con il suo mancino da pochissimi metri spreca clamorosamente. Poi su un fallo ingenuo di Barella nasce la rete del vantaggio polacco, bravo e fortunato Bielik e battere Meret non troppo reattivo. Al 45esimo viene anche annullato un gol ad Orsolini per un fuorigioco millimetrico.
Risultato ovviamente bugiardo, ma nella ripresa il ritmo azzurro cala vistosamente, la Polonia si chiude ancor di più e gli spazi dei fantasisti italiani si riduce tantissimo. Il solito Chiesa prova a siglare un eurogol a volo ma Gabrara è attento sul primo palo. Proprio su quel palo si spengono le speranze azzurre: Pellegrini dai 30 metri scarica un destro esplosivo, il montante però gli nega la gioia del pari. Nemmeno l’ingresso di Kean a supporto di Cutrone cambia le carte in tavola. La Polonia vince e vola ormai alle semifinali, l’Italia dovrà sperare per passare il turno. Incredibile quanto il calcio alcune volte sia crudele e ingiusto, ma bisogna accettare e non ripetere più gli errori commessi soprattutto davanti al portiere avversario.