James Rodriguez tra il rapporto Ancelotti-De Laurentiis


James Rodriguez è un calciatore che piace moltissimo al Napoli, soprattutto al suo allenatore Carlo Ancelotti che lo ha chiesto apertamente e più volte. Questo è risaputo ed è da circa un mese che il nome del colombiano tiene in ansia i tifosi azzurri. Sembrava fatta almeno qualche giorno fa, poi le notizie dalla Spagna, sempre più negative, hanno raffreddato la pista. La concorrenza dell’Atletico Madrid, le incertezze di De Laurentiis e la sfida a Florentino Perez hanno contribuito ad allontanare James dal Vesuvio.
La questione della vicenda è piuttosto semplice, ma prima di analizzarla bisogna fare un appunto: un presidente con i propri soldi fa ciò che vuole, e se ritiene che i 40 milioni circa per il trequartista siano troppi, i tifosi si mettano l’anima in pace. Entrare nella testa di ADL è praticamente impossibile, sicuramente avrà fatto le sue valutazioni. Però, una domanda sorge spontanea: perché un presidente di calcio non prende in considerazione una richiesta specifica del proprio allenatore, soprattutto se questo allenatore si chiama Carlo Ancelotti ed ha già allenato diversi anni il calciatore in questione? Ovviamente un presidente non deve sottostare al 100% alle richieste del proprio tecnico, ma ogni tanto si potrebbe fare uno strappo alla regola. La questione tattica, poi, è abbastanza ridicola. De Laurentiis ha dichiarato qualche settimana fa di non essere sicuro della collocazione in campo del talento colombiano. Questa è bella: Ancelotti chiede uno specifico profilo e non saprebbe dove metterlo? O il tecnico di Reggiolo sta diventando vecchio e rimbambito oppure De Laurentiis dovrebbe davvero pensare solo ai propri conti e altre questione. Il lavoro di campo lo lasci fare a uno dei migliori allenatori del mondo. Anche perché così facendo si rischierebbe di rompere anche con uno degli allenatori più bravi e preparati della storia del calcio italiano e non solo, e certamente questo non converrebbe al Napoli e al proprio presidente in questo determinato periodo storico. I due, Ancelotti e De Laurentiis, hanno sempre dichiarato pubblicamente rispetto reciproco e un’”amicizia” nata in poco tempo. Ma siamo proprio sicuri di questo? Forse non è proprio così tutto rose e fiori.
Ultima cosa: la sfida a Florentino Perez. Il Napoli è diventato negli anni uno dei top club in Italia e uno dei più rispettati d’Europa, ma di qui a dettare le regola con la società più forte del mondo è pura follia. “Perché il Real cede in prestito James al Bayern Monaco e a noi no?” Si è chieso Aurelio. Ma come, lui non era quel tipo di presidente “con i miei calciatori faccio ciò che voglio e li vendo alle mie condizioni”? E allora perché indispettire Perez con dichiarazioni del genere? Strategia, forse, non troppo intelligente. E infatti, la notizia di oggi direttamente da Madrid è che James potrebbe anche restare alla corte di Zidane se dovesse partire Isco al suo posto(fonte attendibile come il quotidiano madrileno AS). Quindi, alla fine, tutte queste necessità di vendere il colombiano, come ha sottolineato il presidente del Napoli, il Real Madrid non le ha.
Detto questo, il futuro del 10 colombiano è ancora incerto. Tra Atletico Madrid, Napoli o la permanenza al Real. Sicuramente la strategia del presidente azzurro non è stata delle migliori in questo caso. Le sue doti da grande imprenditore non si discutono, ma in più di una occasione ha dimostrato di avere delle pecche durante una trattativa per acquistare un calciatore. I tifosi, ancora una volta, sono abbastanza delusi da questo atteggiamento. Ma qui non si tratta di essere pro o contro De Laurentiis (sì, a Napoli esistono da tanti anni queste due fazioni), si tratta solo di analizzare la vicenda. E forse questa volta Ancelotti dovrebbe/doveva essere accontentato per non ledere il rapporto per il prossimo futuro.