Anche un permesso per sostenere un provino con una società di calcio per il killer di Francesco Della Corte


“Restiamo stupefatti nell’apprendere che l’assassino di Francesco Della Corte, il vigilante ucciso lo scorso marzo alla stazione della metropolitana di Piscinola, ha usufruito di un permesso per sostenere un provino con una società di calcio. Tenendo conto che il soggetto in questione ha appena compiuto 18 anni e deve scontare una pena a 16 anni ci chiediamo come si possa autorizzare un provino del genere tenendo conto che la condanna è assolutamente inconciliabile con l’ambizione di una carriera da calciatore. Un’altra decisione stravagante che si aggiunge al permesso per festeggiare la festa di 18 anni con la famiglia. Ci chiediamo che senso hanno dei permessi del genere?”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Tenendo conto del permissivismo al quale stiamo assistendo crediamo che il suo percorso rieducativo, al momento, sia abbastanza fallace. Forse non è chiara la gravità del delitto commesso”. “Ricordiamo – prosegue Borrelli – le motivazioni alla base della sentenza di condanna. Gli autori dell’aggressione erano identificati come soggetti dotati di una ‘spiccata capacità criminale’ e privi di alcun ‘impegno formativo’ che, dopo aver appreso della morte della guardia giurata, avevano come unica preoccupazione le dichiarazioni da rendere. Individui, secondo i giudici, caratterizzati da personalità devianti e lontane dai più elementari valori umani. Ci pare chiaro che una persona capace di commettere un omicidio tanto efferato e descritta in questo modo da un magistrato dovrebbe essere sottoposta ad un percorso ben diverso, volto a reinserirlo come cittadino attraverso una stringente attività di recupero basata, in primis, sullo sconto della pena che gli è stata comminata”. CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK