Reggina, la società replica alle dichiarazioni di Falcomatà: “Noi distanti da ogni forma di strumentalizzazione”


In merito alle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, nel corso della trasmissione “Fuorigioco”, andata in onda nella serata di ieri, la società della Reggina ha pubblicato un comunicato stampa nel quale fa chiarezza su quanto detto.

In merito alle dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa, nella giornata del 18 novembre u.s., dal Sindaco di Reggio Calabria Avv. Giuseppe Falcomatà, la Reggina 1914 Srl intende far chiarezza su quanto accaduto e soprattutto su quanto continua ad accadere. Erano le 11 del 21/12/2018 quando la famiglia Praticò, allora azionista di maggioranza della URBS Reggina, si recò a Roma presso gli uffici del presidente Luca Gallo al fine di illustrare la situazione critica in cui versava la società di calcio. Era in atto uno sciopero dei calciatori tesserati a causa di emolumenti non corrisposti, la gara di domenica 23/12/2018 contro la Vibonese non si sarebbe disputata per gravi inadempienze che, qualora non fossero state sanate immediatamente, avrebbero messo a rischio l’onorabilità e la dignità di tutto il popolo reggino. Il presidente Luca Gallo, ancor prima di visionare i bilanci, di effettuare una due diligence di rito cosi come succede in occasione di ogni compravendita, corrispose immediatamente nella stessa giornata il pagamento di tutti gli stipendi consegnando alle ore 17 al direttore sportivo Massimo Taibi la distinta dell’avvenuto pagamento con la preghiera di trasmetterla ai tesserati al fine di scongiurare lo sciopero e di disputare la gara contro la Vibonese, gara che venne disputata e vinta dalla Reggina! Sempre nella medesima giornata, l’allora presidente Mimmo Praticò avvertì il Sindaco di quanto stava accadendo e dell’imminente sottoscrizione di preliminare di compravendita tra lui e il presidente Luca Gallo, ma in tale occasione lo stesso Sindaco non volle intrattenere alcun tipo di rapporto con il presidente Gallo. L’atto definitivo di acquisizione quote, più comunemente denominato closing, avvenne il 10/01/2019 e il giorno successivo lo stesso presidente Luca Gallo, si fece carico di sanare la posizione debitoria contratta da altri in favore dell’avv. Grassanipari a circa € 170.000 (che a detta di altri si poteva transare addirittura alla metà, ma in sede di udienza il professionista ha voluto l’intero importo) al fine di scongiurare il fallimento con udienza già fissata presso la sezione fallimentare del Tribunale di Reggio Calabria. Nelle more della sottoscrizione del preliminare di compravendita e quindi, ben prima del closing, il presidente Luca Gallo fece espressa richiesta di conoscere se eventuali altri imprenditori avessero avanzato proposte formali o virtuali per l’acquisizione della Reggina al fine di non ledere la sensibilità di qualsivoglia imprenditore

Le risposte avute dalla vecchia proprietà furono chiare nel dire che alla data del 21/12/2018 nessuno aveva manifestato alcun tipo di interesse all’acquisizione della Reggina, tanto è vero che era in corso lo sciopero dei calciatori con intervento dell’AIC e che la situazione era stata considerata critica anche dalla Lega stessa. Solo successivamente alla data del 10/01/2019 e quindi al definitivo passaggio delle quote, il presidente Luca Gallo venne a conoscenza che il dott. Moratti era stato contattato dalle istituzioni reggine, lo stesso visionò le strutture ritenendole fatiscenti e chiese di acquisire i bilanci con l’idea di riaggiornarsi dopo l’esito dello studio e comunque dopo la metà di Gennaio 2019, quindi ben oltre l’esigenza imminente. Da allora, il presidente Gallo non ha solo ridato dignità ad un popolo intero, ma ha contribuito DA SOLO, alla rinascita della Reggina provvedendo alla ricostruzione del Club: intervenendo sul manto  erboso del Granillo, provvedendo al miglioramento dello stadio, acquisendo un pullman, dotando la società di una sede dignitosa, inaugurando lo store e la biglietteria al centro della città, acquisendo marchio e inno, non ultimo acquisendo e restituendo il Centro Sportivo Sant’Agata alla Reggina. Lo stesso Centro Sportivo che a tutt’oggi, dall’ormai lontano 1° luglio cioè il giorno in cui è stato assegnato a mezzo bando oneroso al Club, non risulta fruibile nella sua totalità a causa di sequestri ancora pendenti e in attesa di sblocco da parte dell’amministrazione con lungaggini inspiegabili, causando un danno non solo alla società stessa, ma anche a tutto il popolo reggino che ne usufruisce. Non si comprende, in un momento storico dove la Reggina non solo ha riacquistato quella dignità che merita ma risulta essere protagonista anche nei risultati sportivi, il motivo per cui il Primo Cittadino debba, con dichiarazioni quanto meno inopportune, cercare di destabilizzare un ambiente entusiasta e positivo, dimenticando tutte quelle occasioni in cui la società è dovuta intervenire al fine di risolvere le inadempienze del Comune stesso: una su tutte il ritardo nel posizionamento dei seggiolini in Tribuna Est. Ci si aspettava che, colui il quale rappresenta la Città, esprimesse quantomeno solidarietà al presidente Luca Gallo in ragione delle strumentalizzazioni relative ad un atteggiamento goliardico e non si limitasse solo e soltanto a curare i propri buoni rapporti con il Sindaco di CatanzaroSiamo convinti che i risultati sportivi, l’andamento societario e il buon nome di una società sportiva gloriosa come la Reggina, debbano essere ricercate nella sinergia di tutte le componenti di una Città e l’amministrazione comunale fa parte di queste. Considerando l’ambiente destabilizzante posto in essere, la Reggina prende le distanze da ogni forma di strumentalizzazione e non si ritiene responsabile di eventuali ripercussioniQuandanche una sola componente dovesse mostrarsi inadempiente e strumentalizzata lederebbe non solo la Reggina 1914, ma anche tutto il popolo amaranto, che solo oggi torna ad essere rispettato e pieno di dignità. Auspicando di aver fatto chiarezza su ciò che si dice e si scrive ormai da tempo, ci si augura di non essere più costretti a chiarire situazioni equivoche e inopportune con la speranza di poterci concentrare esclusivamente sull’obiettivo primario: riportare la Reggina dove merita”. 

 

Reggina 1914

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