Niente minuto di silenzio per Kobe Bryant prima di Milan-Torino: fischi contro la Lega


Imbarazzo. Questa è la parola più opportuna per descrivere ciò che è successo prima della partita di Coppa Italia tra Milan e Torino a San Siro. Nessun minuto di silenzio per omaggiare la memoria di Kobe Bryant come era stato deciso in giornata. Imbarazzo tra i 22 in campo che si erano schierato attorno al centrocampo pronti a pregare per Kobe. Ma niente, il minuto di silenzio non c’è stato perché negato da chi comanda in questo sport.

Fortunatamente la società rossonera ha pensato bene di dedicare uno spazio all’ex campione NBA con musiche dei Queen e immagini sul maxi schermo, più una maglia con il numero 24 con il cognome del compianto cestista. Il pubblico di San Siro, inoltre, al minuto 24 del primo tempo ha iniziato ad applaudire e dedicare cori a Kobe. Dimostrazione del fatto che buon senso e bontà d’animo esistono ancora. Vale per qualcuno, non per tutto, evidentemente.

Permetteteci di dire una cosa, semplice ma sentita: lo sport italiano è definitivamente morto. Lo sport italiano ha perso un’altra occasione per dimostrare i vecchi valori di un tempo. Valori che probabilmente non esistono più. Il minuto di silenzio dovrebbe essere effettuato per Lega e Figc, che da stasera sono sistemi definitivamente defunti.

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