Reggio Calabria, conclusa riunione tra i maggiori vertici, Falcomatà: “Abbiamo bisogno di almeno 50 posti letto in terapia intensiva”


Tramite il profilo ufficiale, il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha riportato quanto deciso nel corso della video riunione tenuta con Asp e GOM.

È appena terminata la riunione, in video conferenza, con i vertici dell’Asp e del Grande Ospedale metropolitano.

Da responsabile della salute, ho chiesto che vengano attuati alcuni provvedimenti:

La città metropolitana necessita di almeno 50 nuovi posti letto in terapia intensiva, di cui 40 per il Grande Ospedale Metropolitano e 10 da distribuire tra gli Ospedali di Locri, Polistena e Melito di Porto Salvo. Ritengo, infatti, assolutamente insufficiente l’aumento proposto dal Ministro della Sanità dei posti esistenti nella percentuale del 50% in terapia intensiva;

Vi è la necessità, inoltre, di 50 posti letto tra pneumologia e malattie infettive per curare i casi che non necessitano della terapia intensiva;

Contemporaneamente a questo, però, è fondamentale procedere senza tentennamenti, all’assunzione di medici e infermieri a tempo indeterminato, al rinnovo dei contratti come avvenuto in altre province calabresi, per rimediare alla grave carenza di personale sanitario che la scellerata gestione della sanità Calabrese, negli anni, non ha saputo o non ha inteso risolvere.
In questo senso ho già scritto al Ministro Speranza.

Il corona virus non conosce i confini geografici. Proprio per questo, accanto ai comportamenti responsabili che ognuno di noi deve tenere, bisogna ridare efficienza alla rete ospedaliera e alla medicina territoriale.
I rischi cui sarebbe esposta la nostra popolazione, soprattutto quella più anziana, in caso di diffusione dell’epidemia sono tali che non si può perdere un secondo di tempo in più per agire.

Ribadisco che è attivo il numero verde ‪800767676‬ (operativo dalle ore 8.00 ‪alle ore 20.00‬) per il censimento online per chiunque arrivi in Calabria, o vi abbia fatto ingresso negli ultimi 15 giorni.