Conte e Di Maio: “Si ad un Mattarella Bis. Voto alle Regioni non condizionerà il Governo”

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Giuseppe Conte e Luigi Di Maio blindano il Presidente della Repubblica e assicurano stabilità di Governo indipendentemente dalle elezioni Regionali

“Abbiamo di fronte una lotta impari, tra un centrodestra unito e una maggioranza in ordine sparso. Ma qualsiasi sia l’esito del voto “non avrà incidenza sul governo. Siamo di fronte a un contesto diverso: non possiamo abbandonare il lavoro sul Recovery Fund”. Sono le parole del Premier Giuseppe Conte che ha sottolineato come il voto alle Regionali del prossimo 20 e 21 settembre non condizionerà gli equilibri di Governo. Il primo ministro è intervenuto alla festa de “Il Fatto”, poi al forum Ambrosetti, alla sua prima uscita pubblica dopo la pausa estiva, Giuseppe Conte lancia un messaggio di forza e di stabilità politica, sicuro che sotto la sua guida l’Italia riuscirà a approfittare dell’occasione storica offerta dall’intervento massiccio delle istituzioni europee. Conte ha anche blindato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “Se ci fossero le condizioni, anche dal suo punto vista, per accettare un secondo mandato lo vedrei benissimo”. Della stessa lunghezza d’onda anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha ringraziato il Presidente Mattarella per la vicinanza durante l’azione di governo. Di Maio ha affidato ai social i ringraziamenti al Capo dello Stato.

Di Maio. “La credibilità e la forza del Governo – sottolinea a Foggia il ministro degli Esteri – non passano per le elezioni regionali e comunali, che in Italia tra l’altro ci sono ogni 4 o 5 mesi, ma dalla capacità che avremo di spendere i soldi del Recovery Fund”. Asse tra i due che si cementa anche sul fronte del referendum confermativo dei tagli ai parlamentari. Anche il premier è convinto delle ragioni del SI: “Se si passa da 945 a 600 parlamentari non viene assolutamente pregiudicata la funzionalità del Parlamento. Anzi – assicura – chi sarà eletto con le nuove regole sentirà di più il peso della rappresentanza, disciplina e onore nelle loro funzioni”.