Reggina,«Keep calm.. & Love Denis»


L’elefante e la farfalla, chi non ricorda uno dei successi musicali di Michele Zarrillo? No, niente paura, parliamo di calcio, ma spesso calcio e musica si incontrano nei significati e nelle storie che racconti. Facciamo oggi riferimento a questo brano perché tra le sue righe c’è il dolore e la sofferenza di chi si trova a vivere un problema o delle situazioni difficili che limitano chi si trova a viverle e lo fa sentire “non all’altezza”.. Tanto da non sentirsi nemmeno in diritto di poter sognare.
Il riferimento è a German Denis, colui che con i suoi gol, soprattutto nel girone di ritorno, ha trascinato la Reggina in serie B, e sottolineiamo due volte “trascinato” perché nel girone di ritorno (per quel poco che si è potuto disputare, causa stop Corona Virus) ha dovuto colmare l’astinenza da gol di quello che oggi molti rimpiangono (hanno sempre ragione gli assenti, si diceva un tempo) vale a dire Simone Corazza. Forse anche Denis soffre l’essere rimasto orfano di un collega col quale ha formato una coppia da quasi 30 gol? Vale anche per lui il discorso fatto per Rossi, al quale hanno “strappato” il gemello Bertoncini? Sarebbe poeticamente valido ognuno di questi ragionamenti, ma il calcio ha da sempre insegnato che serve lucidità nel dare giudizi e soprattutto molta, molta calma nel farli, e spesso, come in altri settori della vita, solo il tempo dà le dovute risposte. A noi pare che “El Tanque” sia ancora soltanto a corto di preparazione, un po’ come quando arrivò lo scorso anno a Reggio, molto appesantito, ma poi iniziò a sfoderare prove eccellenti a ridosso del mese di novembre. Quest’anno ha sì effettuato la preparazione dall’inizio con i suoi compagni ma non ci scordiamo mai che parliamo di un giocatore di 39 anni, non un dettaglio da poco. Forse il DS Taibi avrebbe potuto fare qualcosa in più, dare a Mimmo Toscano una valida alternativa al numero 19 amaranto, è arrivato Vasic, oggetto ancora misterioso a tutti, la scommessa del direttore, e c’è Charpentier, che ha da poco smaltito ogni guaio fisico col quale si è presentato a Reggio Calabria e che sta lavorando per ritrovare la condizione. Nel frattempo Toscano si affida a Denis, che ieri ha sprecato dal dischetto la palla probabilmente della vittoria se si considera che si è giocato 11 contro 10 (seconda volta di fila, senza portare a casa la posta intera) per un’ora di gioco e in una sola metà campo. Purtroppo quando le cose non girano bisogna accettarlo, inutile trovare a tutti i costi il colpevole, serve equilibrio e dare il tempo (sia chiaro, non infinito!) al nostro attaccante di trovare la forma giusta, e spesso, per gli attaccanti, la migliore medicina è il gol che vale più di mille ore tra campo e palestra. Forza German, forza Tanque, testa alla prossima, sabato a Pordenone c’è già il modo per rifarsi, tutti!

Daniele Vigilante