Reggio Calabria zona rossa, Minicuci:”Falcomatà dà ragione al Governo, schiaffo ai Reggini”


Reggio e l’intera Calabria sono stati inseriti in ‘zona rossa’ dal Governo dopo l’ultimo Dpcm. La rabbia di cittadini e commercianti, ormai esasperati, ha trovato la sponda dell’opposizione in Consiglio Comunale che ha presentato un Odg con la richiesta di impugnare il Dpcm. La maggioranza però ha bocciato la proposta, mantenendo la linea proposta dal Governo. Nino Minicuci, già candidato sindaco per il centrodestra, sottolinea l’amarezza per le decisioni assunte dalla maggioranza.   “Si tratta di un vero e proprio schiaffo sulla pelle dei reggini e delle loro sofferenze. Reggio Calabria non merita assolutamente di essere inserita in zona rossa, i numeri parlano chiaro al pari di quelli di tutta la regione. Si tratta di una scelta politica insensata e irresponsabile che ha trovato il favore dell’amministrazione Falcomatà, contraria a impugnare il Dpcm. Come accaduto nel corso degli ultimi sei anni -sottolinea Minicuci- alle belle parole il sindaco e la giunta non fanno seguire i fatti, aumentando anche in questa occasione la distanza siderale che li separa dai cittadini e le loro necessità.    Reggio Calabria non merita di essere considerata ‘zona rossa’, i numeri della nostra regione in relazione ai contagi sono i meno pesanti di tutta Europa. Nonostante il sistema sanitario sia precario e deficitario in merito ai posti letto di terapia intensiva, la situazione non è tale da richiedere le misure imposte dal Governo.    Il sindaco di Pontinvrea, Matteo Camiciottoli, ha emesso un’ordinanza comunale che consente di tenere bar e ristoranti aperti fino alle 23. Questo significa avere a cuore le problematiche di una comunità e il coraggio di compiere scelte forti quando necessario in difesa dei propri cittadini. La mia proposta al sindaco Falcomatà era quella di seguire la scelta compiuta dal collega Camiciottoli, così da offrire sostegno concreto a imprese e commercianti reggini.    Così invece non sarà, Reggio Calabria rimarrà ‘zona rossa’ con tutte le disastrose conseguenze del caso e nonostante negli ultimi giorni la forte ma civile protesta dei cittadini abbia fatto capire come la situazione economica di imprese e famiglie sia oramai ad un passo dal baratro. Non si può amministrare da una torre d’avorio, incuranti delle necessità dei cittadini. Falcomatà e la giunta hanno il dovere di ascoltare l’urlo disperato dei reggini, dando loro un appiglio in questo momento complicatissimo. La speranza per il nostro territorio di togliere l’ingiusta   classificazione in ‘zona rossa’ è legata all’impugnativa presentata dalla Regione Calabria ad opera del Presidente f.f. Nino Spirlì”, conclude il consigliere comunale.