Reggina, le prime parole di Baroni in amaranto:” È tempo di mettersi l’armatura e dare tutto in campo”


Le prime parole di Marco Baroni da tecnico della Reggina

C’è da lavorare in una classifica che non sorride. Ho analizzato il gruppo e sono convinto che si possa invertire la rotta.
Mi ha convinto intanto la determinazione del presidente perché in 1 anno e mezzo che è qui ha centrato un obiettivo importante anche se in questo momento dobbiamo fare a meno del pubblico, il calore di questa piazza non lascia indifferente un allenatore anche nella scelta.
Fabrizio Del Rosso e Andrea Petruolo.
Non vedo l’ora di incontrare i calciatori che conosco dal punto di vista tecnico ma non personalmente. Si valuterà un cambio del sistema di gioco.
Io sono un uomo che guarda in avanti. Il mio passato lo guardo solo perché mi ha costruito nell’esperienza e nella persona. Io in questo momento sono rivolto solo con lo sguardo in avanti. È un momento importante, non a caso certe scelte sono cadute nella direzione della Reggina. Non cerco alibi, tempo non c’è. Dovremo essere bravi da subito. È una squadra in difficoltà di risultati, cercheremo di invertire la rotta.
Io porto rispetto a chi in questo momento mette soldi e denaro per la società. Detto questo, ci può stare l’entusiasmo del presidente perché deve essere fondamentale. Io sono un uomo equilibrato, guardo la classifica, prendo coscienza di questo. C’è da lavorare con entusiasmo e fiducia perché è una cosa che dovrà essere ritrovata. Sarà il tempo a darci risposte.
Noi ci siamo sentiti ieri, ho preso la macchia e sono venuto giù. Ho già visto alcune partite del Cittadella. Quando c’è unione in una direzione da prendere, nella motivazione e voglia. È bastato parlarci 10 minuti per trovare l’accordo. Sul mercato chiaramente ci sarà il tempo per valutare alcune situazioni.
Il Sud un po’ lo conosco perché ha fatto parte della mia storia calcistica, io e la mia famiglia lo abbiamo già vissuto. Il pubblico manca a tutti, alla società, ai giocatori ed allo spettacolo principalmente. Tutti gli addetti ai lavori non vedono l’ora di rivedere lo stadio pieno. Sappiamo che in questo momento non è possibile.
Ho spostato l’allenamento alle 3 proprio per andare in campo con i ragazzi. Sarà il campo che mi permetterà di fare delle scelte.

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