Ultima notte di Conte, domani consiglio dei ministri e poi dimissioni

GIUSEPPE-CONTE

Passaggio in mattinata in consiglio dei ministri e poi appuntamento al Quirinale per le dimissioni

E’ l’ultima notte di Conte, il premier domani mattina dopo un passaggio in Consiglio dei Ministri salirà al Colle per rassegnare le sue dimissioni. Si apre così ufficialmente la crisi di Governo dopo i numeri risicati ottenuti alle camere la scorsa settimana.
Dopo il consiglio dei ministri, previsto per le 9, Conte si recherà dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E’ una nota di palazzo Chigi ad ufficializzare i prossimi passaggi della crisi di governo, confermando la decisione assunta dal premier di rimettere il mandato nelle mani del Capo dello Stato. Dopo una giornata in cui le indiscrezioni davano per imminente una ‘mossa’ del premier che, secondo fonti di maggioranza, sarebbe salito al Colle già in serata, arriva l’ufficialità: la crisi formale, con tanto di dimissioni, si aprirà domani mattina, dopo che solo una settimana fa il governo, nonostante l’addio di Italia viva, aveva incassato la fiducia in parlamento, seppur senza ottenere la maggioranza assoluta al Senato.

Ad aver accelerato la situazione, dopo la dead line di 48 ore fissata domenica da Luigi Di Maio, è stato forse il fallimento dell’operazione ‘allargamento della maggioranza’, con l’Udc e Forza Italia che si sono chiamate fuori da ogni ipotesi di sostegno al Conte II, oltre al nuovo appuntamento con i numeri di palazzo Madama sul voto sulla relazione del Guardasigilli Alfonso Bonafede, che lasciava presagire esiti non favorevoli per l’esecutivo. Fatto sta che domani il premier si dimetterà e lo scenario che si apre porterebbe, almeno nelle intenzioni dei giallorossi, a un Conte ter, sostenuto da una maggioranza parlamentare più ampia. “Il passaggio per il cosiddetto Conte ter è ormai inevitabile ed è l’unico sbocco di questa crisi scellerata. Un passaggio necessario all’allargamento della maggioranza”, mette in chiaro Il Movimento 5 stelle, che ‘blinda’ Conte. “Noi restiamo al fianco di Conte”, garantiscono i capigruppo pentastellati di camera e Senato Davide Crippa ed Ettore Licheri. Anche il Pd fa quadrato attorno al premier. “Giuseppe Conte è la persona giusta per guidare il Paese in una fase così difficile. Sono al suo fianco”, è l’endorsement del ministro della Salute, Roberto Speranza, di Leu. Sarà formalmente crisi, dopo settimane di pre-crisi: la speranza di Conte è che il Capo dello Stato gli dia ancora fiducia e gli affidi un mandato esplorativo per tentare di costruire una nuova maggioranza. Ma non è detto. L’ipotesi che circola negli ambienti parlamentari è che Mattarella dia il via alle consultazioni mercoledì pomeriggio – al mattino è in programma la Giornata della Memoria – per proseguire nella giornata giovedì.