La Reghion Volley pronta a sfidare Aragona


Archiviata la bella vittoria di Letojanni contro l’Amando Volley, la Volley
Reghion già da martedì è tornata in palestra per preparare al meglio la gara
di sabato contro l’Aragona.
Sarà l’ultima gara del girone, in attesa di sapere se si svolgerà o meno la
seconda fase del campionato.
La prossima gara vede favorite le siciliane, attualmente prime in classifica e
reduci da una super gara vinta 3-0 contro l’Akademia.
La formazione reggina tenterà l’impresa dopo la sconfitta al tie-break della
gara d’andata, in occasione della quale ha messo in scena una partita
davvero meravigliosa.
Nell’ultima gara si è vista una Volley Reghion compatta e grintosa con tanta
voglia di vincere, cosa che sicuramente non mancherà in questa gara seppur
molto più difficile delle altre, vista la portata dell’avversario.
Sicuramente si vedrà un’Aragona molto determinata, motivata e anch’essa
agguerrita, vista la posta in palio per la formazione siciliana, ovvero il primato
del mini girone che potrebbe valere la promozione in A2.
Per la formazione di casa si evidenzia il rientro di Simona La Rosa, invece
per quella ospite l’assenza di Beltrame per infortunio e probabilmente anche
dea centrale Murri.
Sicuramente si potrà assistere ad una gran bella partita, viste le ultime gare
disputate da entrambe le formazioni.
"Mi aspetto una bella gara. Loro sono una bella squadra, contro la quale è
piacevole giocare. Quindi mi aspetto questo un approccio positivo, fatto di
grinta e voglia di volerci divertire contro una corazzata" sono le parole di
Simona La Rosa.
"La scorsa vittoria è stata il frutto di perseveranza e voglia di prenderci ciò
che pensiamo di meritarci, alla luce del lavoro che facciamo ogni giorno in

allenamento. Ci siamo prese la nostra giusta ricompensa, che sicuramente ci
ha dato soddisfazione e la spinta per lavorare bene anche questa settimana.
Se si dà tutto non si esce mai sconfitti e, soprattutto, se daremo tutto sarà
difficile perdere, a soprattutto per loro vincere a casa nostra” conclude la La
Rosa.

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