Covid, 43milioni di somministrazioni in Italia. Il Ministro Speranza non si è ancora vaccinato


Più di 14milioni gli immunizzati, il Ministro della Salute non si vaccina (ancora). Bassetti: «Allucinante»

Sono 43.261.692 i vaccini anti-Covid somministrati nel nostro Paese, il 92,8 per cento delle dosi finora consegnate, pari a 46.069.554 (30.650.282 Pfizer/BioNTech, 9.140.849 Vaxzevria di AstraZeneca, 4.536.423 di Moderna e 1.742.000 di Johnson & Johnson), mentre ammonta a 14.467.292 (il 26,67 per cento della popolazione over 12) il totale delle persone vaccinate a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino. Lo riferisce il bollettino elaborato da ministero della Salute, presidenza del Consiglio dei ministri e dal commissario straordinario al Covid-19, aggiornato alle 06:11 di oggi. Per quanto riguarda la suddivisione territoriale, in testa in termini di dosi somministrate la Lombardia con 7.485.393 (il 96,4 per cento delle dosi ricevute), il Lazio con 4.329.769 (il 93,2 per cento), la Campania con 4.184.211 (il 93,7 per cento).

«Il ministro della Salute dovrebbe dimettersi»

A sollevare il caso è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, commentando all’ Adnkronos quanto affermato da Speranza in un’intervista a ‘La Stampa’ in cui ha detto che non si è ancora vaccinato contro Covid-19 e lo farà tra pochi giorni dal proprio medico di famiglia. «Il fatto che il ministro della Salute non sia vaccinato è scandaloso. Primo perché mi pare che come età rientri in quella fascia di popolazione che doveva vaccinarsi e secondo perché doveva dare l’esempio con AstraZeneca, che i suoi tecnici avevano tanto raccomandato. Un ministro della Salute che non si vaccina durante la più grande campagna vaccinale della storia è allucinante e forse dovrebbe dimettersi. Siamo al 16 giugno e la campagna vaccinale è iniziata il 27 dicembre, cosa devono pensare le persone? Poi uno si chiede perché veniamo attaccati noi medici sui social – rimarca Bassetti – La gente scarica su di noi la rabbia perché vede che un ministro quarantenne ancora non si è vaccinato. Mentre doveva essere il primo a metterci il braccio. Personaggi pubblici – conclude – con un ruolo nella sanità, come un ministro, dovrebbero dare l’esempio in un momento così difficile. Avrà seguito i canali ufficiali, ma è un fatto di opportunità».