La notte della Befana: storia e cultura


Attesa da grandi e piccoli la vecchietta piu’ simpatica di tutto l’anno che, con i suoi doni, tutte le feste porta via. Conosciamo tutte le curiosità sulla befana e sul 6 gennaio.

L’origine fu forse connessa a un insieme di riti propiziatori pagani, risalenti al X-VI secolo a.C., in merito ai cicli stagionali legati all’agricoltura, ovvero relativi al raccolto dell’anno trascorso, ormai pronto per rinascere come anno nuovo, diffuso in Italia.  La dodicesima notte dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura attraverso Madre Natura. I Romani credevano che in queste dodici notti delle figure femminili volassero sui campi coltivati, però propiziare la fertilità dei futuri raccolti, da cui il mito della figura “volante”. La Befana si richiamerebbe alla figura celtica di Perchta: una personificazione al femminile della natura invernale, viene rappresentata come una vecchia gobba con naso adunco, capelli bianchi spettinati e piedi abnormi, vestita di stracci e scarpe rotte, aleggiando sopra i campi e terreni di notte ne propizia la fertilità, e viene festeggiata nei 12 giorni che seguono il Natale, culminanti in coincidenza con l’epifania.

La figura della Befana bandita dalla Chiesa e la Befana Fascista

Nel IV secolo la figura della Befana venne erroneamente associata a quella della strega, causa riti e credenze pagane bandite dalla Chiesa. La figura venne accettata pian piano nel Cattolicesimo, come una sorte di dualismo tra bene e male. Nel 1928 il regime fascista introdusse la Befana Fascista, con la giornata dedicata alla distribuzione dei regali ai bambini meno fortunati.

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