Sbarco nella notte a Reggio Calabria, arrivati 280 migranti: fermati due trafficanti

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Nella serata di domenica gli uomini della Guardia di Finanza hanno terminato due complesse operazioni di polizia sul mare finalizzate a contrastare l’intenso traffico di migranti che interessa le coste calabresi.Le operazioni avevano preso avvio quando un velivolo della Guardia di Finanza in perlustrazione avanzata sul mediterraneo centrale aveva segnalato in rotta di avvicinamento all’Italia di un motopeschereccio stipato di migranti e di una barca a vela rispettivamente dirette verso lo stretto di Messina e il golfo di Squillace.Nel corso della notte la prima imbarcazione era stata acquisita e tenuta sotto discreto controllo da un pattugliatore del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Messina che ne ha monitorato i movimenti sino al suo ingresso nelle acque territoriali italiane, a sud est di Reggio Calabria quando, unitamente a un guardacoste della Sezione operativa Navale di Reggio Calabria hanno fermato la fatiscente imbarcazione che trasportava 280 migranti di provenienza egiziana, bengalese e siriana, prendendone il controllo e scortandola sino al porto di Reggio Calabria. Mentre si concludeva la fase operativa in mare del primo evento, una vedetta della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone individuava una barca a vela che si stava inoltrando alla massima velocità consentita dal proprio motore nella foce del fiume Neto, incagliandosi profondamente sul fondale poco profondo. I militari intervenivano immediatamente, salendo a bordo del natante per impedire la fuga dei responsabili della condotta della barca e prendere il controllo della situazione. Con il supporto di un pattugliatore del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto, i militari provavano a disincagliare il natante e quindi, visti i risultati negativi trasbordavano su una motovedetta delle Capitanerie di Porto di Crotone, nel frattempo giunta sul luogo delle operazioni, i 78 migranti prevalentemente di nazionalità afgana e iraniana. I finanzieri identificavano due sospetti di nazionalità kirghisa e kazaka probabili conduttori della traversata, fermandoli quali indiziati di delitto e mettendoli a disposizione dell’autorità giudiziaria crotonese.