Foggia, Stroppa: “Abbiamo 12 punti a disposizione e se c’è anche solo una possibilità io me la gioco fino alla morte”


Alla vigilia di Foggia-Spezia, in programma domani alle 15:00, l’allenatore rossonero Giovanni Stroppa è intevenuto in conferenza stampa per presentare il match: “Vogliamo vincere tutt’e quattro le partite che rimangono: domani è la prima e poi tireremo le somme. Siccome è stata una stagione di rimpianti non vorrei averne un altro. Almeno dieci punti in più potevamo averli, sappiamo quanto abbiamo lasciato per strada ma a me ora resta la possibilità di quello che posso fare e non che potevo fare. Questo discorso l’ho fatto poco fa alla squadra che è concentrata e determinata ad affrontare l’importante partita di domani. Vedremo cosa succederà alle altre squadre ma il nostro obiettivo principale sarà vincere.
Quello successo a Cittadella è andato sulla falsa riga di alcune partite del girone di andata: non dobbiamo commettere errori come quelli di sabato, bisogna migliorare certi aspetti. Fino al secondo goal abbiamo giocato bene ma non siamo stati bravi negli ultimi trenta metri. Domani però voglio vincere la partita. Abbiamo 12 punti a disposizione e se c’è anche solo una possibilità io me la gioco fino alla morte. Siamo arrivati al primo obiettivo e inconsciamente non dico che la squadra si è rilassata, ma c’è stata una spesa psicofisica importante. In questo momento devo vedere chi sta meglio, chi può garantirmi gambe e testa per poi metterli in campo nella formazione di domani. Ai ragazzi ho chiesto un’ulteriore iniezione di energia. Lo Spezia ha un’identità ben precisa, ha perso dei punti e questo ha permesso di fare un altro tipo di campionato. Nel girone di andata quella a Spezia è stata una trasferta importante con una buona prestazione della squadra, dove però non abbiamo sfruttato le varie occasioni create: da lì la svolta, per noi è nato probabilmente un percorso diverso.
Noppert sotto l’aspetto dei piedi e costruzione è andato benissimo. È stato incerto sul primo e terzo goal ma ad un ragazzo che non gioca da quattro mesi un’attenuante gliela si può dare, anche se in realtà non è stato solo un errore suo. Kragl domani rientra, lui si è rilevato un fuoriclasse perché ha messo in pratica delle capacità realizzative non comuni. Aggiungo però che Rubin dopo quattro mesi si è fatto trovare pronto e ha fatto una partita strepitosa: noi abbiamo bisogno di gente così.”

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