Cori razzisti contro Napoli durante Udinese – Roma. Adesso basta!


I cori di discriminazione territoriale sono ormai cosa nota negli stadi italiani. Il dato è assai increscioso, in quanto non rappresenta ormai la novità ma bensì la quotidianità. Bersaglio particolare delle curve è il Vesuvio, il vulcano partenopeo che viene costantemente menzionato ed invocata la sua eruzione. Anche oggi, nel match del Friuli tra Udinese e Roma, valida per la 13esima giornata di serie A, non è mancato l’ennesimo “Vesuvio lavali col fuoco”. Un atteggiamento ridicolo che, quasi nel 2019, ha ormai stancato. Il calcio italiano ha bisogno di ripartire non solo dal punto di vista tecnico e manageriale ma anche dal comportamento dei supporters. La gara in oggetto non ha riguarda assolutamente Napoli, ma questo non ha però negato ad una (o forse entrambe) delle tifoserie di menzionare la città. Un tema quanto mai attuale in questo periodo che ha portato ad esporsi anche Carlo Ancelotti, attuale tecnico dei partenopei, il quale ha proposto la sospensione della gara in caso di cori razzisti. Probabilmente non basterà. Servono regole ferrei per allontanare soggetti che ‘sporcano’ lo sport più bello al mondo.

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